Quiz Licenza Esercizio Venatorio - Regione Veneto

Quiz interattivi tratti dalla banca dati elaborata per la prova scritta dell'esame di abilitazione all'esercizio dell'attività venatoria della Regione Veneto, elaborata dalla Giunta regionale, Unità Coordinamento e gestione ittica e faunistico venatoria della sede territoriale di Padova.

Quesiti random: BANCA DATI ESERCIZIO VENATORIO 1-200

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

195. A chi appartiene la selvaggina abbattuta per caso fortuito?

A colui che l'ha abbattuta. Allo Stato. Alla Provincia o alla Regione.

179. Anche le guardie zoofile volontarie, in servizio presso l'E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali), esercitano la vigilanza sull'applicazione delle leggi statale e regionale in materia di caccia?

Le guardie zoofile volontarie dell'E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) non figurano fra le “guardie giurate”, alle quali la legge 157/'92 affida la vigilanza sull'applicazione delle leggi venatorie statale e regionale. Fra i compiti istituzionali dell'E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) non è compresa la vigilanza sull'applicazione delle leggi in materia di caccia, nella vigente normativa venatoria affida tale incarico anche alle guardie zoofile. La legge prescrive che anche le guardie in parola esercitino la vigilanza sull'applicazione delle leggi venatorie, purché ad esse sia riconosciuta la qualifica di guardia giurata, ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

163. Quali sanzioni si applicano per le accertate violazioni in materia di tassidermia e imbalsamazione?

La legge 157/'92 affida alle Regioni il compito di prevedere apposite sanzioni amministrative, per i casi di violazione in materia di tassidermia e imbalsamazione. Per le violazioni nella materia considerata, si applicano le medesime sanzioni che sono comminate per l'abbattimento degli animali, le cui spoglie sono oggetto di trattamento tassidermico o di imbalsamazione. Le Regioni sono tenute a prevedere, con apposito regolamento, le sanzioni penali da comminare ai trasgressori, nonché i casi di sospensione dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di naturalizzazione.

147. La Regione può disporre la costituzione coattiva di oasi di protezione?

In via eccezionale, ed in vista di particolari necessità ambientali, si. Le oasi di protezione, stabilisce la legge, possono essere costituite soltanto con il consenso dei proprietari o conduttori dei fondi. Se i proprietari o conduttori dei fondi manifestano la loro opposizione alla costituzione delle "oasi", la Regione può soltanto destinare tali aree ad altro uso, nell'ambito della pianificazione faunistico-venatoria.

131. Il possesso di valida licenza di caccia dà diritto al cacciatore di accedere ad un Ambito Territoriale di Caccia, compreso in una regione diversa da quella in cui risiede?

La legge dispone che la licenza di porto di fucile per uso di caccia ha validità su tutto il territorio nazionale. Il cacciatore, in base alle nuove vigenti disposizioni di legge, deve cacciare esclusivamente nella regione di residenza. Il cacciatore ha soltanto la possibilità di accedere ad un Ambito Territoriale di Caccia compreso in una regione diversa da quella di residenza, purché gli sia consentito dal relativo Organo di gestione.

115. Lungo le rotte di migrazione dell'avifauna selvatica, segnalate alle Regioni dall'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), è consentito cacciare?

Si. La "segnalazione" dell'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha lo scopo di consentire alle Regioni un'adeguata divulgazione fra i cacciatori. No. Le Regioni, lungo le rotte di migrazione "segnalate", sono tenute ad istituire zone di protezione per l'avifauna. La individuazione delle rotte di migrazione ha lo scopo di consentire alla Regione di regolamentare, razionalmente, il flusso dei cacciatori.

99. A che distanza è consentito esercitare la caccia da macchine operatrici agricole in funzione?

La legge prescrive una distanza pari ad almeno 100 metri. La caccia è vietata nel raggio di m. 50 da macchine operatrici agricole in funzione. Il cacciatore non è tenuto ad osservare alcuna "distanza di rispetto", se spara in direzione opposta al senso di marcia della macchina agricola.

83. I terreni con colture erbacee da seme sono considerati in attualità di coltivazione?

No. Per legge sono considerati in attualità di coltivazione soltanto i terreni coltivati a soia e a riso. Solamente la Regione può individuare i terreni, che, per il tipo di colture in essi praticate, sono da considerare in attualità di coltivazione. Si, per esplicita disposizione della legge 157/92.

67. La legge 157/92 dispone che al controllo delle specie di fauna selvatica provvede:

La Commissione tecnica consultiva provinciale per la Caccia. La Regione. La sezione locale dell'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)

51. Per poter praticare l'esercizio venatorio, mediante l'uso dell'arco, è necessaria la licenza di porto di fucile per uso di caccia?

Si, perché la legge lo richiede esplicitamente per l'uso venatorio di tale arma da lancio. No, perché l'uso di tale arma, a fini di caccia, è consentito soltanto nelle aziende agri-turistico-venatorie. La legge dispone chiaramente che la licenza è necessaria per il porto di "fucile", come mezzo per l'esercizio dell'attività venatoria.

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